Oggi, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato [all'unanimità] una risoluzione che condanna la decisione dei Talebani di vietare alle donne afghane di lavorare per le Nazioni Unite in Afghanistan. Queste decisioni hanno un impatto devastante su gran parte della popolazione e costituiscono un serio ostacolo per un Afghanistan unito, pacifico, prospero e inclusivo. Questo nuovo divieto di lavoro influisce sulla capacità della Missione di Assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA) di compiere il suo mandato, che è stato esteso dal Consiglio di sicurezza per 12 mesi il 16 marzo 2023.

 

La Svizzera ha votato a favore della risoluzione nel Consiglio di sicurezza. La risoluzione è un chiaro segnale del Consiglio di sicurezza in questa situazione allarmante e invita i Talebani a revocare i loro decreti. Il divieto è una violazione della Carta delle Nazioni Unite e dei diritti delle donne, ostacola gli aiuti umanitari e lo sviluppo sociale ed economico del Paese.

L'intera società afghana, in particolare le donne e le ragazze e le minoranze etniche, devono poter partecipare alla vita pubblica senza temere rappresaglie. Questo è indispensabile per l’urgente e necessario sviluppo, nonché per una pace duratura in Afghanistan.

In Afghanistan le donne non possono più lavorare nelle ONG: il DFAE è preoccupato