Il 23 gennaio, il consigliere federale Ignazio Cassis ha partecipato a un dibattito ministeriale sulla situazione in Medio Oriente presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Sotto la presidenza francese, l'obiettivo del dibattito era quello di contribuire a far concreti passi in avanti verso una soluzione politica della crisi in Medio Oriente. Il capo del DFAE ha esposto al Consiglio un'analisi della situazione e ha presentato il suo punto di vista sulle possibili soluzioni al conflitto e per una pace duratura nella regione.
Il consigliere federale Ignazio Cassis ha ribadito ieri la posizione del Consiglio federale sul conflitto in Medio Oriente durante un dibattito di alto livello al Consiglio di sicurezza dell'ONU. Il capo del DFAE ha condannato gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele e ha chiesto il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. Ha inoltre sottolineato la precaria situazione umanitaria a Gaza: «Dal 7 ottobre, non sembra esserci limite alla violenza in Israele, a Gaza e nei Territori palestinesi occupati».
Il capo del DFAE ha anche sottolineato l’impegno del Consiglio di sicurezza dell’ONU nel conflitto in Medio Oriente. Il Consiglio ha recentemente adottato risoluzioni essenziali che sono molto difficili da attuare. Solo una parte degli ostaggi è stata rilasciata, i civili sono vittime quotidiane dei combattimenti e il diritto internazionale umanitario viene continuamente violato. «Non possiamo cedere alla frustrazione. Non possiamo lasciarci scoraggiare», ha dichiarato Ignazio Cassis, evidenziando la necessità di un approccio globale per giungere a una soluzione che coinvolga in particolare gli Stati della regione., «Senza un consenso politico regionale, una pace duratura in Medio Oriente non potrà essere raggiunta», ha aggiunto il capo del DFAE. A livello diplomatico, gli ultimi anni hanno dimostrato che c'è spazio per un accordo politico e per interessi comuni tra Israele e gli Stati della regione. Questo margine di manovra deve essere utilizzato per lavorare a una pace duratura, che richiederà una soluzione a due Stati. «Questa è l'unica soluzione che darà a israeliani e palestinesi la prospettiva di vivere in pace e sicurezza», ha sottolineato il consigliere federale.
Il capo del DFAE ha invitato le parti in conflitto, gli Stati della regione e i membri del Consiglio di sicurezza ad agire per porre le basi di una cessazione duratura delle ostilità e di una soluzione politica alla crisi. Ciò richiederà l'immediato rilascio degli ostaggi, un cessate il fuoco umanitario, il libero accesso degli aiuti umanitari a Gaza e il pieno rispetto del diritto internazionale umanitario. La Svizzera è pronta a sostenere questi sforzi in collaborazione con Israele, l'Autorità Palestinese e gli Stati della regione.