Durante la riunione odierna del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Svizzera ha ribadito il suo sostegno alla Corte internazionale di giustizia e al suo parere consultivo del 19 luglio. L'illegalità dell'occupazione israeliana del territorio palestinese, che dura dal 1967, è quindi fuori scontata. È necessario porvi fine e ripristinare un orizzonte politico.

A New York, la Svizzera ha condannato gli annunci del governo israeliano di un'ulteriore espansione degli insediamenti in territorio palestinese, poiché compromettono la soluzione a due Stati.

La Svizzera è convinta che una soluzione negoziata a due Stati, in conformità con il diritto internazionale, sia l'unico modo per raggiungere una pace duratura nella regione. La Svizzera accoglie con favore il fatto che la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite adottata il 18 settembre 2024 riconosca la necessità di rilanciare un processo verso una soluzione a due Stati. Inoltre, con la sua decisione, l'Assemblea generale ha dato alla Svizzera, nel suo ruolo di Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra, il mandato di organizzare entro sei mesi una Conferenza delle Alte Parti contraenti della Quarta Convenzione di Ginevra. La conferenza si occuperà delle misure da adottare per attuare la Quarta Convenzione di Ginevra nei territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, e per garantirne il rispetto in conformità con l'articolo 1 comune.

In seno al Consiglio di Sicurezza, la Svizzera ha inoltre continuato a esprimere la sua profonda preoccupazione per la situazione umanitaria catastrofica a Gaza e ha dichiarato che il successo della prima fase della campagna di vaccinazione antipolio delle Nazioni Unite dimostra che le operazioni umanitarie su larga scala a Gaza possono essere condotte con la necessaria volontà politica delle parti in conflitto. Tuttavia, il successo di questa prima fase non è sufficiente. Le parti devono rispettare i loro obblighi di diritto internazionale e consentire un accesso umanitario sicuro, rapido e senza ostacoli alla popolazione civile. Questo include gli ostaggi, di cui la Svizzera chiede il rilascio immediato e incondizionato. Inoltre, è urgente un cessate il fuoco immediato. La Svizzera sostiene gli sforzi di mediazione di Stati Uniti, Qatar ed Egitto per raggiungere un accordo il più rapidamente possibile.

Un cessate il fuoco a Gaza è fondamentale anche per evitare un'escalation regionale ancora più grave. La Svizzera ha espresso profonda preoccupazione per le esplosioni in Libano del 17 e 18 settembre e per le notizie di numerose vittime civili. Ha invitato le parti a esercitare la massima moderazione e ad adoperarsi per un'immediata de-escalation.