L'estensione del mandato del gruppo di esperti che assiste il comitato per le sanzioni nella Repubblica democratica popolare di Corea (RPDC) è fallita oggi al Consiglio di sicurezza dell'ONU a causa di un veto da parte di Russia. Dal 2006 il Consiglio di Sicurezza impone sanzioni alla RPDC con l'obiettivo di porre fine al suo programma di armi nucleari e missilistiche. Le sanzioni includono varie misure, quali restrizioni commerciali, finanziarie o un embargo sulle armi, che mirano a fermare il flusso di risorse e tecnologie che potrebbero essere utilizzate per i programmi militari della RPDC.

Il gruppo è composto da esperti indipendenti. Viene nominato dal Consiglio di Sicurezza per monitorare l'attuazione delle sanzioni del Consiglio. Il ruolo principale del gruppo è quello di indagare e riferire al Consiglio di sicurezza sull'attuazione delle sanzioni. Gli esperti raccolgono informazioni su potenziali violazioni, le analizzano e raccomandano misure per far rispettare le sanzioni. Tramite il suo lavoro, il gruppo di esperti contribuisce a rafforzare l'attuazione delle sanzioni.

A New York, la Svizzera ha sostenuto la risoluzione per estendere il mandato del Gruppo di esperti e si dispiace per la decisione odierna del Consiglio. Nella sua politica estera, la Svizzera è attivamente impegnata contro la proliferazione delle armi nucleari e continua ad assumersi le proprie responsabilità all'interno del Consiglio di Sicurezza dell'ONU in qualità di presidente del Comitato per le sanzioni contro la RPDC. In questo ruolo, la Svizzera stimola il consenso tra i membri del Consiglio e si impegna per il buon funzionamento del Comitato in un contesto di forti tensioni politiche. Continuerà questo impegno anche in seguito alla decisione odierna del Consiglio.