“L'Africa è una terra di nuove opportunità”: così il consigliere federale Ignazio Cassis nella prefazione alla strategia del Consiglio federale per l'Africa subsahariana 2021-2024. Proprio questo potenziale è stato al centro del dibattito aperto svolto oggi al Consiglio di sicurezza dell'ONU, sotto la presidenza del Mozambico. “Possiamo continuare a mobilitare il potenziale degli Stati africani sulla base della loro esperienza nel campo della prevenzione”, ha sottolineato l'ambasciatrice svizzera all'ONU Pascale Baeriswyl a New York.
L'Africa continua ad affrontare sfide di natura diversa. L'instabilità e i conflitti nel continente africano traggono origine da una combinazione di cause profonde: la mancanza di opportunità economiche, la debole presenza dello Stato in alcune regioni, la concorrenza per le risorse e le conseguenze indirette del cambiamento climatico. Una prevenzione efficace dei conflitti deve tener conto di questi fattori di instabilità e delle loro interazioni.
A New York, la Svizzera ha sottolineato che le conoscenze e l'esperienza degli Stati africani, fondate su una tradizione pluridecennale di risoluzione dei conflitti e mediazione, hanno un grande potenziale per una forte prevenzione dei conflitti a livello nazionale. Anche affrontare il passato fa parte di questo processo ed è un pilastro importante per stabilire una pace duratura. Esiste, ad esempio, un tribunale speciale in Sierra Leone o una commissione per la verità in Sudafrica per stabilire la giustizia per le vittime di violazioni dei diritti umani. Tali istituzioni servono anche a prevenire future sofferenze e a promuovere la riconciliazione tra le comunità.
Gli Stati africani e l'Unione africana sono in grado di svolgere un ruolo importante nella prevenzione, non solo nel continente africano, ma anche a livello multilaterale. A New York, la rappresentante svizzera ha sottolineato il grande potenziale di una cooperazione rafforzata tra l'Unione Africana e il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Come organo, il Consiglio può imparare dalle esperienze dei Paesi africani nel campo della prevenzione dei conflitti. Ad esempio, lo scambio tra il Consiglio di Sicurezza e l'Unione Africana previsto durante la presidenza svizzera del Consiglio di Sicurezza nell'ottobre 2024 è un importante strumento per la condivisione di informazioni reciproche.