Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha discusso oggi nuovamente della situazione attuale in Medio Oriente. La Svizzera ha ribadito la sua posizione, chiedendo in particolare il rispetto del diritto internazionale umanitario. Alla luce della situazione umanitaria catastrofica di Gaza, è urgente una tregua umanitaria per consentire l'accesso umanitario e il rilascio di tutti gli ostaggi. La Svizzera ha ribadito un sostegno assoluto alla Corte internazionale di giustizia e ha ricordato che le misure provvisorie del 26 gennaio sono valide per entrambe le parti. Si aspetta che Israele si conformi all'ordine della Corte e prenda le misure necessarie per prevenire la commissione di qualsiasi atto di genocidio e il relativo incitamento. Ciò richiede misure efficaci che devono essere adottate senza indugio, in modo che possano essere forniti anche i servizi di base e gli aiuti umanitari.
A New York, la Svizzera ha anche espresso la sua preoccupazione per le gravi accuse mosse ai dipendenti dell'UNRWA sospettati di essere coinvolti negli atti terroristici del 7 ottobre. La Svizzera applica una politica di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi sostegno al terrorismo e di qualsiasi incitamento all'odio o alla violenza. La Svizzera ha preso atto delle misure immediate adottate dall'UNRWA nei confronti dei suoi collaboratori e si aspetta che l'indagine interna faccia piena luce su queste accuse.
Infine, la Svizzera ha messo in guardia dalla regionalizzazione del conflitto e ha ribadito che il rispetto del diritto internazionale, il cessate il fuoco umanitario, l'accesso a Gaza per la consegna degli aiuti e il rilascio degli ostaggi sono solo i primi passi verso una soluzione politica duratura del conflitto, che deve basarsi su una soluzione a due Stati.