Nell'ambito di una riunione d'emergenza richiesta dalla Russia, il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha discusso gli attacchi aerei in Siria e in Iraq effettuati dagli Stati Uniti dopo l'attacco a una base americana in Giordania. In seno al Consiglio, la Svizzera ha espresso la propria preoccupazione per il rischio di un'escalation regionale, che si è accentuato dopo gli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre e la guerra a Gaza. Questo rischio è aumentato notevolmente negli ultimi dieci giorni. «Esiste un rischio reale per la pace e la sicurezza internazionale nella regione», ha sottolineato il Vice Rappresentante Permanente della Svizzera all'ONU, Adrian Hauri, a New York.

La Svizzera ha invitato le parti in conflitto e tutti coloro che ci esercitano un'influenza a porre la massima moderazione per evitare un'ulteriore escalation nella regione. «Un singolo errore di calcolo può avere conseguenze disastrose», ha dichiarato il rappresentante svizzero durante la riunione del Consiglio. La Svizzera ha ricordato che tutte le misure militari devono essere conformi al diritto internazionale e ha invitato tutte le parti a garantire il rispetto del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani. Soltanto soluzioni politiche possono garantire infine la pace e la sicurezza nella regione. Un cessate il fuoco umanitario è particolarmente necessario a Gaza. Per quanto riguarda la Siria, la Svizzera ha ricordato che la risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite richiede un cessate il fuoco nazionale.

Dichiarazione della Svizzera sulla situazione in Siria e in Iraq, Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, 05.02.2024 (fr)