Il 25 ottobre 2023, Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato una bozza di risoluzione degli Stati Uniti sulla situazione in Medio Oriente. L'adozione della risoluzione è fallita a causa del veto di Russia e Cina. La Svizzera ha sostenuto la risoluzione poiché avrebbe rappresentato un passo avanti da parte del Consiglio di Sicurezza per proteggere la popolazione civile in Medio Oriente. La risoluzione sottolineava anche le pause umanitarie come misura di accesso umanitario. La Svizzera ha partecipato attivamente ai negoziati che hanno preceduto il voto, al fin di garantire che il diritto umanitario internazionale e le pause umanitarie venissero sancite nel testo della risoluzione.

Il Consiglio ha votato anche su una bozza di risoluzione russa che non ha ottenuto una maggioranza. La Svizzera si è astenuta dal voto. La proposta russa chiedeva un cessate il fuoco, a cui la Svizzera aderiscein linea di principio, ma nel testo della risoluzione, peraltro non consultato preventivamente dai membri del Consiglio, presentava elementi che non corrispondevano alla posizione e alle valutazioni della Svizzera.

Il giorno prima, in un dibattito aperto al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, la Svizzera ha ribadito la propria condanna gli attacchi di terroristici, il lancio indiscriminato di razzi contro la popolazione israeliana e la presa di ostaggi da parte di Hamas. Ha inoltre ribadito il legittimo desiderio di Israele di difesa e sicurezza nazionale e ha esortato tutte le parti a rispettare il diritto internazionale, in particolare il diritto umanitario internazionale. Ha inoltre invitato ad adottare misure di de-escalation. Poiché, la Svizzera ha sollecitato tutte le parti a eliminare gli ostacoli alla consegna rapida, sicura e libera degli aiuti a Gaza.

In quanto Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra, la Svizzera considera la protezione dei civili una priorità assoluta al Consiglio di Sicurezza. «È essenziale proteggere la popolazione civile in Israele e a Gaza. Ci impegniamo a favore di un Consiglio di Sicurezza che consideri il rispetto del diritto umanitario internazionale una priorità, soprattutto nei casi urgenti», ha dichiarato l'Ambasciatrice svizzera Maya Tissafi, capa della Divisione Medio Oriente e Nord Africa (MENA) e responsabile della Task Force Medio Oriente, a New York.

Nel suo intervento, la Svizzera ha sottolineato il suo impegno dalla scorsa settimana affinché il Consiglio adotti una risoluzione che consenta pause umanitarie e un accesso rapido, sicuro e senza ostacoli alle forniture di soccorso a Gaza. La scorsa settimana, due risoluzioni sono fallite per mancanza di voti e per il veto degli Stati Uniti.

La Svizzera rimane convinta che le pause umanitarie siano urgenti e necessarie, affinché la popolazione civile possano ricevere di beni essenziali nonché le organizzazioni umanitarie possano accedere alla Striscia di Gaza in conformità con il diritto umanitario internazionale. Per raggiungere questo obiettivo, il Consiglio di Sicurezza dovrà individuare una soluzione. La Svizzera mantiene il suo impegno in tal senso.

La Svizzera ha sollecitato il Consiglio di Sicurezza dell'ONU a intensificare gli sforzi per adempiere alla sua responsabilità di proteggere i civili. Le misure umanitarie di emergenza sono essenziali nell'attuale contesto di escalation del conflitto. L'obiettivo di una pace sostenibile in Medio Oriente, basata su una soluzione a due Stati, non va perso di vista.

Dichiarazione della Svizzera sulla situazione in Medio Oriente, Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, 24.10.2023

Situazione in Israele e nel territorio palestinese occupato