Nel suo ruolo di co-leader del dossier umanitario sulla Siria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la Svizzera, insieme al Brasile, ha richiesto un incontro sulla scia del catastrofico terremoto in Turchia. Questo ha colpito anche il nord della Siria, dove la situazione umanitaria era già estremamente preoccupante prima del terremoto. Durante la riunione, il Coordinatore degli aiuti di emergenza delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha informato il Consiglio di sicurezza sulla situazione nella zona del terremoto e sulle esigenze umanitarie sul territorio.

A seguito dell'incontro, la Svizzera, insieme al Brasile, ha invitato tutti gli attori davanti ai media a fornire un accesso umanitario rapido, senza ostacoli e sostenibile alla popolazione civile colpita in Siria. Finora, le Nazioni Unite - sulla base di una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU - sono state in grado di fornire aiuti transfrontalieri alla Siria solo attraverso il valico di «Bab el Hawa». La Svizzera e il Brasile sono stati incoraggiati dalla decisione della Siria di aprire altri due valichi di frontiera, annunciata ieri. Hanno anche colto l'occasione per sottolineare che restano pronti a facilitare qualsiasi decisione necessaria in seno al Consiglio di sicurezza.

La Svizzera è in stretto contatto con gli attori umanitari sul posto e con l'agenzia ONU di coordinamento OCHA e altre agenzie ONU. Nelle sue azioni come co-leader, è guidata dalle valutazioni di questi attori umanitari. L'attenzione è rivolta alle esigenze umanitarie della popolazione civile colpita.