Al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Svizzera ha condannato con la massima fermezza i recenti attacchi aerei russi della notte dell'8 luglio. Gli attacchi in tutta l'Ucraina hanno causato la morte di molti bambini. Altri sono stati feriti. Un missile ha colpito la più grande clinica pediatrica di Kiev e l'aggressione militare della Russia dura ormai da più di due anni. Secondo i dati delle Nazioni Unite, quasi duemila bambini sono stati uccisi o feriti dal 24 febbraio 2022.

«Il diritto internazionale, in particolare il diritto dei diritti umani e il diritto umanitario internazionale, deve essere rigorosamente rispettato da tutte le parti e, in questo contesto, chiediamo alla Russia di rispettarlo e di proteggere la popolazione civile e le infrastrutture», ha sottolineato la Svizzera a New York. Secondo il diritto umanitario internazionale, gli ospedali godono di una protezione specifica.

La popolazione ucraina, e i bambini in particolare, devono poter tornare a una vita sicura e normale. Al fine di renderlo possibile, la Russia deve porre fine alla sua aggressione militare contro l'Ucraina, cessare le ostilità e ritirare le sue truppe da tutto il territorio ucraino. «La Carta delle Nazioni Unite ci obbliga tutti a rispettare la sovranità e l'integrità territoriale degli Stati», ha sottolineato la Svizzera nella sua dichiarazione. La Svizzera rimane determinata a contribuire a una pace giusta e duratura in Ucraina, in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale. È con questo spirito che 100 delegazioni provenienti da tutte le regioni del mondo si sono riunite al Bürgenstock a metà giugno per avviare un processo di pace.