Il 5 luglio, il tema «Bambini e conflitti armati» è stato al centro di un dibattito aperto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. È stata presentata la relazione annuale del Segretario Generale dell’ONU su questo tema. Il Consiglio ha adottato finora 13 risoluzioni che forniscono un quadro e strumenti importanti per la protezione dei bambini. Dal 2005, più di 150.000 bambini sono stati liberati da gruppi o forze armate. Ma occorre fare di più. Nel 2022, sono state verificate oltre 27.000 gravi violazioni dei diritti dei bambini in vari conflitti armati. Queste includono uccisioni e mutilazioni, attacchi a scuole e ospedali e negazione dell'accesso umanitario. Il rapporto include un elenco di parti belligeranti che commettono sistematicamente queste gravi violazioni dei diritti dei bambini.

Nel corso del dibattito aperto, la Svizzera ha sottolineato le aree in cui è necessario fare progressi per proteggere meglio i bambini nei conflitti armati. In primo luogo, gli strumenti sviluppati dal Consiglio di sicurezza per rafforzare la responsabilità per le gravi violazioni dei diritti dei bambini devono essere applicati in modo credibile, indipendente e trasparente. In questo contesto, è importante, ad esempio, la menzione delle forze armate del Myanmar e l'inclusione delle forze armate della Russia nell'elenco dell'ultimo rapporto. La Svizzera ha anche invocato maggiori misure per monitorare e prevenire le gravi violazioni dei diritti dei bambini. In secondo luogo, la Svizzera ha condannato gli attacchi e l'uso militare di scuole e ospedali. Dopo tutto, l'accesso all'istruzione è una pietra miliare di una pace sostenibile. In terzo luogo, la Svizzera ha sottolineato l'importanza a lungo termine dei programmi di reintegrazione per i bambini precedentemente associati a gruppi armati o forze armate. Tali programmi dovrebbero anche offrire prospettive economiche e rispondere alle esigenze delle ragazze, per consentire un'integrazione sostenibile dei bambini colpiti nella vita civile ed evitare un nuovo reclutamento.

«I bambini possono cambiare il mondo con la loro creatività, la loro ambizione e i loro sogni. I bambini sono una forza unificante e possono aiutarci a trovare un accordo su principi etici comuni», ha sottolineato l'Ambasciatrice svizzera presso le Nazioni Unite Pascale Baeriswyl, concludendo il dibattito aperto a New York.

Dichiarazione della Svizzera su «Bambini e conflitti armati», Consiglio di Sicurezza dell'ONU, 05.07.2023 (fr)