Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha discusso oggi della regione dei Grandi Laghi in Africa centrale. Il conflitto nella regione, in particolare nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), è alimentato da tensioni etniche di lunga data, dalla competizione per le risorse naturali e dal coinvolgimento di vari gruppi armati e Paesi vicini. Questa situazione complessa ha portato a decenni di violenze continue, gravi crisi umanitarie, lo sfollamento di 7,3 milioni di persone e l'instabilità regionale.

A New York, la Svizzera ha espresso la sua preoccupazione per l'escalation delle tensioni regionali e per le continue violazioni del diritto umanitario internazionale. Ha chiesto di intensificare gli sforzi per trovare soluzioni politiche praticabili, al fine di creare le basi per una pace duratura nella regione. La Svizzera ha accolto con favore il cessate il fuoco firmato dalla RDC e dal Ruanda e facilitato dall'Angola il 30 luglio 2024, che rappresenta un passo importante verso la pace e ha già portato a una riduzione della violenza. «È fondamentale che questo accordo sia pienamente rispettato e che tutti gli impegni presi siano rispettati», ha sottolineato la Svizzera in seno al Consiglio di sicurezza.

Altrettanto importante è la protezione della popolazione civile. Le violenze in corso hanno provocato un'allarmante crisi umanitaria nella regione dei Grandi Laghi. Per le donne e le ragazze, che subiscono forme estreme di violenza sessuale e sfruttamento, l'impatto di questa crisi è particolarmente devastante. Questa situazione è inaccettabile. In seno al Consiglio, la Svizzera ha nuovamente invitato tutte le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale senza eccezioni.

In qualità di presidente del Consiglio, la Svizzera ha sottolineato che le attuali opportunità devono essere sfruttate per creare una pace duratura nella regione. Il Consiglio di sicurezza deve quindi svolgere appieno il suo ruolo, sostenendo gli Stati della regione nella ricerca di soluzioni durature. La Svizzera rimarrà fortemente impegnata a sostenere le iniziative regionali e a promuovere la pace e la stabilità nella regione, sia a livello bilaterale che multilaterale. La situazione nei Grandi Laghi e le iniziative di pace in corso sono state anche oggetto dell'incontro di lavoro odierno tra il consigliere federale Ignazio Cassis e il ministro degli Esteri angolano a Berna.