Su richiesta della Francia, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha discusso oggi la situazione in Libano in una riunione d'emergenza. A New York, la Svizzera ha espresso profonda preoccupazione per l'escalation del conflitto tra Hezbollah e Israele. La Svizzera condanna gli attacchi di Hezbollah contro Israele e la sua popolazione, nonché tutte le altre violazioni del diritto internazionale di cui questo gruppo è responsabile. Condanna anche tutte le violazioni del diritto internazionale commesse da Israele in Libano, in particolare gli attacchi aerei che hanno causato numerose vittime civili. A fronte di questi fatti, la Svizzera ha chiesto un immediato cessate il fuoco da parte di tutte le parti in causa.

“Non esiste una soluzione militare a questo conflitto”, ha dichiarato la Svizzera all'organismo. Un'ulteriore escalation alimenta l'odio da entrambe le parti e rende più difficile trovare una soluzione pacifica. In questo contesto, la Svizzera sostiene tutti gli sforzi per trovare una soluzione diplomatica.

La situazione della popolazione civile in Libano sta peggiorando. Il sistema sanitario libanese è sull'orlo del collasso e più di 600.000 persone sono già state sfollate nel Paese. A New York, la Svizzera ha ribadito che gli attacchi ai civili e alle infrastrutture civili costituiscono violazioni del diritto umanitario internazionale e crimini di guerra. Ha invitato tutte le parti a rispettare il diritto umanitario internazionale in ogni circostanza. Per alleviare il disagio delle persone colpite, il 9 ottobre 2024 il Consiglio federale ha annunciato l'intenzione di mettere a disposizione della popolazione interessata altri 7 milioni di franchi svizzeri in aiuti umanitari. Questi fondi devono ancora essere approvati dalle commissioni di politica estera del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati.

In conclusione, la Svizzera ha invitato tutte le parti a dare prova di moderazione, a rispettare rigorosamente il diritto internazionale e ad adoperarsi con urgenza per la de-escalation in Libano e nell'intera regione.

La Svizzera si aspetta che tutte le parti garantiscano la sicurezza delle truppe UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon). Ha ricordato che il personale delle Nazioni Unite – come il personale umanitario – deve essere rispettato e protetto da tutte le parti in conflitto, come stabilito dalla Risoluzione 2730, adottata dal Consiglio alla fine di maggio. In questo contesto, la Svizzera condanna i recenti attacchi delle forze israeliane alle installazioni dell'UNIFIL, che hanno provocato feriti.