Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha affrontato oggi nuovamente la situazione in Medio Oriente. L'attenzione si è incentrata sulla situazione umanitaria a Gaza e in particolare sul rischio di un'epidemia di polio dopo che sono stati resi noti i primi casi e l'OMS ha trovato tracce di polio nelle acque reflue. La poliomielite colpisce soprattutto i bambini di età inferiore ai cinque anni. La malattia attacca il sistema nervoso e può portare alla paralisi completa nel giro di poche ore. Non esiste una cura, l'unica soluzione è la prevenzione. La distruzione delle infrastrutture, la mancanza di acqua pulita e di strutture sanitarie e la mancanza di accesso all'assistenza sanitaria aumentano il rischio di diffusione della malattia su larga scala a Gaza. Secondo i dati dell'UNICEF, 640.000 bambini sotto i dieci anni nella Striscia di Gaza sono a rischio di poliomielite. “Le Nazioni Unite e i suoi partner si battono da mesi per un accesso umanitario sicuro, rapido e senza ostacoli e sono pronti ad adottare misure per prevenire e contenere la polio”, ha sottolineato la Svizzera al Consiglio di sicurezza. L'ONU sta pianificando una campagna di vaccinazione contro la polio nella Striscia di Gaza. La Svizzera ha dichiarato al Consiglio di sicurezza di essere favorevole a questa campagna, poiché esamina la possibilità di fornire un sostegno finanziario.

Un accordo di cessate il fuoco, come richiesto dal Consiglio di sicurezza nella risoluzione 2735 (en) del 10 giugno 2024, deve essere concluso al più presto. La Svizzera accoglie quindi con favore gli sforzi di mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti e invita le parti a partecipare in modo costruttivo a questi negoziati. A New York, la Svizzera ha ricordato che, indipendentemente dall'esito dei negoziati, il diritto umanitario internazionale deve essere rispettato da tutte le parti in conflitto e tutti gli ostaggi ancora detenuti devono essere rilasciati immediatamente e senza condizioni.

A New York, la Svizzera ha anche sottolineato il continuo rischio di una grave escalation regionale. In questo contesto, ha anche condannato le continue violenze dei coloni in Cisgiordania contro la popolazione civile palestinese. Inoltre, la Svizzera ha ribadito in Consiglio il suo urgente appello alla de-escalation, a cui può contribuire anche un immediato cessate il fuoco a Gaza. La Svizzera ha anche ribadito il suo sostegno alla soluzione a due Stati come base per la pace in Medio Oriente.