Il 14 luglio, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha tenuto un dibattito aperto sul tema «Violenza sessuale nei conflitti». Nel 2023 ricorre il quindicesimo anniversario della Risoluzione 1820 del Consiglio di Sicurezza, che chiede la completa cessazione della violenza sessuale nei conflitti e sottolinea l'importanza di porre fine all'impunità per tali violenze. Nonostante i progressi compiuti nell'attuazione di questa risoluzione, la violenza sessuale colpisce ancora migliaia di persone nei conflitti ogni anno, in particolare le donne.

Il Rapporto annuale 2022 del Segretario generale delle Nazioni Unite evidenzia 20 Paesi in cui si perpetrano violenze sessuali. «Quindici anni dopo l’adozione della Risoluzione 1820, la violenza sessuale e di genere nei conflitti persiste, così come l'impunità. Dobbiamo attuare in modo completo e duraturo i requisiti che il Consiglio si è posto in questa risoluzione», ha dichiarato Simon Geissbühler, responsabile della Divisione Pace e Diritti umani del DFAE, in occasione del dibattito organizzato dal Regno Unito.

Approccio incentrato sulle vittime

Durante il dibattito aperto, la Svizzera ha sottolineato che il rafforzamento delle capacità e delle competenze delle missioni ONU e delle istituzioni nazionali è essenziale per prevenire tali crimini in futuro. La Svizzera ha inoltre sottolineato che la prevenzione della violenza sessuale richiede anche l'inclusione delle donne nei processi di controllo delle armi e di disarmo. La proliferazione illecita di armi leggere e di piccolo calibro aumenta il rischio di violenza sessuale legata ai conflitti.

La Svizzera è inoltre favorevole a un approccio che si concentri sulle vittime e tenga conto delle loro esigenze. «Senza protezione contro la violenza sessuale, non può esistere una partecipazione paritaria. E, come ben sappiamo, l’impegno delle donne è una conditio sine qua non per una pace duratura», ha concluso Simon Geissbühler.

Dichiarazione della Svizzera al dibattito aperto su «Violenza sessuale nei conflitti», Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, 14.07.2023