In occasione di una riunione di alto livello che ha visto la presidenza del ministro degli affari esteri del Regno Unito e la presenza del suo omologo ucraino, la Svizzera ha ribadito il proprio sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, in conformità con il diritto internazionale, nonché l’obbligo di tutte le parti di rispettare il diritto internazionale umanitario.

La Svizzera chiede il rinnovo dell’accordo sui cereali del Mar Nero

La Svizzera ha colto l’occasione per ribadire quanto sia importante lavorare fin d’ora sui temi della ricostruzione, il cui processo è stato avviato nel luglio 2022, quando si è tenuta a Lugano la prima Ukraine Recovery Conference (URC), organizzata congiuntamente da Svizzera e Ucraina. La conferenza ha portato all’adozione dei principi di Lugano, a cui hanno aderito tutti i Paesi partecipanti. Il 22 giugno, in occasione dell’URC2023 tenutasi a Londra, il padrone di casa dell’URC dello scorso anno, il consigliere federale Ignazio Cassis, ha dichiarato che il popolo ucraino può continuare a contare sul sostegno della Svizzera per la ricostruzione del Paese.

In vista del rinnovo dell’accordo sui cereali del Mar Nero, la Svizzera ha lanciato un appello urgente per la sicurezza alimentare globale, altro tema chiave dell’incontro. La Svizzera deplora la decisione della Russia sull’accordo del Mar Nero e spera che vengano rinnovati nel prossimo futuro. Dalla sua adozione nel luglio 2022, l’accordo ha permesso di esportare oltre 32 milioni di tonnellate di derrate alimentari in 45 Paesi ripartiti su tre continenti. La Svizzera accoglie con favore e sostiene attraverso i suoi buoni uffici gli instancabili sforzi del segretario generale dell’ONU e della Turchia per trovare un’intesa tra le parti e portare avanti questo importante accordo.

La Carta delle Nazioni Unite come punto di partenza per una pace globale, giusta e duratura

Ambasciatrice della Svizzera presso l’ONU a New York, Pascale Baeriswyl ha esortato a difendere i principi della Carta delle Nazioni Unite, che costituiscono la base per costruire una pace globale, giusta e duratura in Ucraina. «La Svizzera segue da vicino le varie attività a favore della pace, sottolineando che la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina devono essere rispettate», ha aggiunto l’ambasciatrice in relazione alle varie iniziative della comunità internazionale.

La Svizzera ha dato così nuovamente il suo sostegno alla Corte penale internazionale e alle misure e ai meccanismi volti a rendere giustizia alle vittime e a favorire la ricostruzione dell’Ucraina, tra cui il registro dei danni istituito dal Consiglio d’Europa. Ha inoltre ribadito tale imperativo di giustizia anche durante il dibattito annuale sulla situazione nei territori ucraini temporaneamente occupati, tenutosi all’Assemblea generale il 18 luglio.

La Svizzera sempre attiva nello sminamento umanitario

Pascale Baeriswyl ha inoltre espresso la preoccupazione della Svizzera per l'uso di mine antiuomo e munizioni a grappolo in Ucraina. "In qualità di Stato parte delle Convenzioni di Ottawa e Oslo, la Svizzera invita tutti gli Stati e le parti in conflitto a non utilizzare queste armi", ha dichiarato al Consiglio. La Svizzera punta sulla propria

esperienza per il sostegno allo sminamento umanitario in Ucraina. Con un credito aggiuntivo approvato dal Parlamento nella sessione estiva del 2023, la Confederazione sta avviando ulteriori misure nel campo dello sminamento umanitario. Nel 2023 la Svizzera fornirà all’Ucraina prestazioni di supporto allo sminamento umanitario per un importo di almeno 15 milioni di franchi.

Link alla dichiarazione della Svizzera, 17.