Dalla sua indipendenza nel 2011, il Sud Sudan è stato teatro di conflitti armati e crisi umanitarie. Appena cinque anni fa, un accordo di pace ha posto fine alla guerra a livello nazionale. Ma la pace è fragile. I numerosi problemi che hanno lacerato la società sono ancora presenti e i traumi profondi delle recenti guerre permangono. Le elezioni sono previste per il gennaio 2025. Oggi, in occasione di un briefing al Consiglio di Sicurezza dell'ONU, la Svizzera, che riconosce che l'organizzazione delle elezioni è un processo sud sudanese, ha incoraggiato le autorità e le parti a intensificare gli sforzi e a lavorare in modo costruttivo e consensuale per portare avanti l'organizzazione di queste elezioni. “Il tempo sta per scadere”, ha dichiarato il rappresentante svizzero al Consiglio.
La Svizzera è attiva sul campo nella politica di pace, nella cooperazione allo sviluppo e nell'aiuto umanitario. In seno al Consiglio di sicurezza dell'ONU, la Svizzera ha inoltre ripetutamente sostenuto - da ultimo il 29 aprile 2024 - l'estensione del mandato della Missione ONU nel sud Sudan (UNMISS), che svolge un ruolo essenziale per la pace e la sicurezza. Oggi la Svizzera ha ribadito i tre punti fondamentali per lei prioritari.
In primo luogo, la necessità di raggiungere un consenso per chiarire il percorso da seguire in merito alla roadmap elettorale. Il rappresentante svizzero ha inoltre sottolineato l'importanza di un dialogo costruttivo tra le parti. È inoltre essenziale creare un ambiente sicuro e protetto. Questo appello giunge in un momento in cui gli sviluppi degli ultimi mesi continuano a destare preoccupazione. Attacchi diffusi contro la popolazione civile, in particolare nel contesto della violenza sub-nazionale, continuano in tutto il Paese. “Le parti devono rispettare il diritto umanitario internazionale e i diritti umani. Accogliamo con favore gli sforzi compiuti dall'UNMISS per proteggere i civili e l'impegno costante della missione e del governo a rispettare l'accordo sullo status delle forze”, ha affermato la Svizzera nella sua dichiarazione.
Infine, gli sforzi per soddisfare le esigenze umanitarie e di protezione devono continuare. Questi bisogni sono in costante aumento, un dato molto preoccupante. Il Paese è segnato dalla violenza persistente e dall'impatto del conflitto in Sudan. Inoltre, il Sud Sudan è già gravemente colpito da disastri legati alle inondazioni, che si prevede continueranno quest'anno e colpiranno milioni di persone, secondo il rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite. I rischi combinati dell'insicurezza alimentare esacerbata dal conflitto, dello sfollamento delle persone e degli impatti negativi del cambiamento climatico incidono su più della metà della popolazione del Sud Sudan. Il nostro sostegno è urgentemente necessario. Un accesso umanitario rapido e senza ostacoli è essenziale per fornire aiuti a chi ne ha bisogno. Lo stesso vale per il personale umanitario, che deve essere protetto in ogni circostanza.
In tutti questi ambiti, la Svizzera ha ribadito il suo pieno sostegno all'UNMISS e alla Task Force Trilaterale, il cui continuo supporto al Sud Sudan in questo complesso percorso è essenziale. Al termine della dichiarazione, ha inoltre ribadito il suo fermo impegno nei confronti del governo e del popolo del Sudan meridionale per il raggiungimento di una governance democratica e legittima e di una pace duratura.