Il contributo dell'Ufficio regionale delle Nazioni Unite per l'Africa occidentale e il Sahel (UNOWAS) è stato oggi il fulcro di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L'UNOWAS è attivo in 16 Paesi in cui milioni di persone devono far fronte a numerose e complesse sfide che compromettono la sicurezza della regione. A fine gennaio 2023, il Consiglio di Sicurezza ha rinnovato il mandato dell'UNOWAS, guidato da Svizzera e Ghana, per altri tre anni. Nonostante la tendenza positiva al rafforzamento della governance democratica in alcuni Paesi, la situazione della sicurezza rimane instabile in gran parte della regione e i bisogni umanitari sono in aumento. Durante la riunione odierna del Consiglio, la Svizzera ha sottolineato che la prevenzione è essenziale per evitare nuovi conflitti e l'escalation degli altri esistenti.

In seno al Consiglio, la Svizzera ha espresso soddisfazione per i progressi nella governance democratica. L'anno scorso, ad esempio, diverse elezioni nella regione si sono svolte in modo decisamente pacifico. In Nigeria, la Svizzera ha sostenuto il «National Peace Committee» nei suoi sforzi per contenere la violenza prima e durante le elezioni.

Inoltre, la Svizzera ha accolto con favore l'assistenza fornita dall'UNOWAS a Ghana, Mauritania, Senegal e Togo per l'organizzazione di elezioni. La Svizzera ha inoltre sottolineato che la promozione di leggi volte a rafforzare il ruolo delle donne nei processi politici deve continuare e la loro attuazione deve essere garantita. Ciò contribuisce alla costruzione e al consolidamento delle istituzioni politiche, dei processi elettorali e della governance democratica in tutta la regione.

La situazione della sicurezza per i civili resta allarmante in alcune regioni del Sahel a causa degli attacchi dei gruppi armati. A New York, la Svizzera ha sottolineato che occorre seguire particolarmente da vicino gli sviluppi dopo il ritiro della missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite (MINUSMA) dal Mali alla fine del 2023. A tal proposito, ha anche sottolineato la necessità di rafforzare il lavoro degli Stati membri dell'ONU a livello bilaterale e multilaterale per limitare il rischio di una grave crisi regionale. Ciò dovrebbe svolgersi in stretta collaborazione con l'Unione Africana e le organizzazioni sub-regionali.

Altro fattore importante per la protezione delle popolazioni è il rafforzamento delle azioni umanitarie al fine di prevenire gravi crisi umanitarie e mitigare quelle già esistenti, causate da conflitti, instabilità, sfollamenti interni e conseguenze del cambiamento climatico. Circa 26 milioni di persone nella regione del Sahel hanno oggi bisogno di aiuti umanitari per sopravvivere. In questo contesto, la Svizzera ha sottolineato che tener conto dei rischi climatici è fondamentale per una prevenzione adeguata dei conflitti in Africa occidentale e nel Sahel. Gli effetti dei cambiamenti climatici, quali alluvioni e siccità, hanno conseguenze importanti per la sicurezza nella regione. In seno al Consiglio, la Svizzera ha sottolineato che l'analisi continua dei rischi climatici e una migliore comprensione del legame tra clima, pace e sicurezza restano importanti per aiutare i Paesi interessati ad adattarsi agli effetti del cambiamento climatico. La Svizzera ha inoltre letto una dichiarazione a nome di diversi Paesi per richiamare l'attenzione sugli effetti negativi dei cambiamenti climatici sulla pace e sulla sicurezza.

Dichiarazione della Svizzera sulla situazione in Africa occidentale e nel Sahel, Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, 11.01.2024 (fr)

Dichiarazione congiunta sulla sicurezza climatica, Consiglio di Sicurezza dell'ONU, 11.01.2024 (en)